La Speleologia
La parte puramente speleologica delle Grotte di Oliero si trova all’interno del ‘Covol dei Siori’. Dopo l’ingresso con la barca e giunti di fronte alla ‘Sala della Colata’, guardando verso l’alto, partono alcuni rami alti, appannaggio solamente degli speleologi. Stalattiti, stalagmiti ed alcune particolarissime concrezioni carsiche si presentano agli occhi dei più fortunati che entrando nel cuore della montagna sotto l’Altopiano di Asiago possono vedere quello che questo straordinario mondo offre. Gli speleologi sono abituati a muoversi in un mondo fatto di pietre e di acqua. Sembra che niente possa vivere dentro una grotta. In realtà questo covolo non è solo un deserto di roccia e acqua, per chi ha tempo di osservare, esso nasconde una fauna ricca e diversificata.
Naturalmente gli animali sono molto meno numerosi che all’esterno, ma appartengono spesso a specie molto interessanti poiché hanno sviluppato straordinarie capacità di adattamento ad un ambiente “limite” come quello cavernicolo. Non tutti gli animali che si incontrano nella grotta sono degli abitanti permanenti delle stesse. Alcuni vi stazionano temporaneamente o addirittura in modo casuale.
I biologi hanno perciò introdotto alcune distinzioni fra questi animali, in funzione della loro dipendenza rispetto all’ambiente cavernicolo:
TROGLOBI sono animali completamente dipendenti dall’ambiente sotterraneo. Vi trascorrono tutta la vita e non riescono a tollerare per molto tempo le condizioni chimico fisiche che regnano all’esterno.
TROGLOFILI sono animali che frequentano abitualmente la grotta ma non vi sono relegati.
TROGLOSSENI sono ospiti occasionali che dimorano solo temporaneamente nella grotta.
Quest’ultima, infatti, offre loro delle condizioni temporaneamente favorevoli come ad esempio l’assenza di predatori.